L'ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI
L'ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI
L'Archivio di Stato di Napoli è stato fondato nel 1808 e dal 1845 ha sede nel monastero dei Santi Severino e Sossio. L'Archivio è una delle istituzioni culturali più grandi e antiche d'Europa. Con i suoi quattro piani e i suoi depositi di oltre settanta chilometri lineari di documenti rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per la ricerca nel settore della storia medievale, moderna e contemporanea d'Italia e d'Europa; nonché in maniera particolare, della storia dell'Italia meridionale. I visitatori potranno ammirare, tra l'altro, la sala abitata da Torquato Tasso, al centro della quale si trova il preziosissimo Codice di Santa Marta, la Sala dei Catasti e la Sala Filangieri, entrambe affrescate da Belisario Corenzio agli inizi del Seicento.
Di grande suggestione è l’Atrio dei Marmi, iniziato nel 1598 e completato nel 1623, che rappresenta il culmine del programma di rinnovamento del monastero, testimoniato dalla grandiosità dell’impianto architettonico e dalla presenza di una Teologia, opera sello scultore fiorentino Michelangelo Naccherino, collocata al centro di un vasto giardino. In un angolo dell'atrio si conservano anche dei frammenti della catene della nave Caterina Costa, proiettati dall'esplosione avvenuta al porto di Napoli del 28 marzo 1943.
L'Atrio del Platano, costituisce la parte più antica del monastero e prende il nome dall’albero, di specie orientale così come l’antico boschetto di platani che punteggiava l’insula prima dell’insediamento monastico, platano che – secondo la leggenda – sarebbe stato piantato da S. Benedetto. Il ciclo degli affreschi rinascimentali che lo decora è il più completo della città e raffigura episodi della vita del Santo. Fu ultimato nel 1515 da Antonio Solario detto “lo Zingaro”.
Lunedì - venerdì 8:00 - 18:30
Sabato: 8:00 - 14:00