LA CHIESA DI S. ELIGIO MAGGIORE, UN MERAVIGLIOSO ESEMPIO DI ARCHITETTURA GOTICO-PROVENZALE
LA CHIESA DI S. ELIGIO MAGGIORE, UN MERAVIGLIOSO ESEMPIO DI ARCHITETTURA GOTICO-PROVENZALE
Chiesa S. Eligio, dettaglio portale d'accesso
La chiesa di S. Eligio Maggiore fu fatta erigere nel 1270 per volere di Carlo I d'Angiò nei pressi dell'attuale Piazza Mercato che da sempre è al centro delle principali vicende storiche della città. Proprio qui, 2 anni prima, Carlo d'Angiò fece decapitare Corradino di Svevia, nipote di Federico II e l'ultimo pretendente al trono del Regno. L'edificio aveva l'importantissima funzione di dare un luogo di sepoltura ai forestieri, perlopiù francesi e provenzali, che non avevano né famiglia né residenza a Napoli, venuti in Italia come mercanti, soldati e maestranze. Per la sua funzione di ospedale e cimitero venne costruita appena al di fuori della cinta muraria della città. Nei pressi della chiesa, nascerà sempre per volere dei sovrani angioini, il Borgo Orefici dove alle maestranze francesi si affiancarono ben presto artigiani locali che crearono una tradizione e una scuola napoletana conosciuta e apprezzata in tutta Europa.
Interno della chiesa e della navata centrale
La chiesa, intitolata al vescovo francese vissuto tra il VI e il VII secolo, rappresenta il più antico modello di architettura gotico-provenzale. Il portale, in corrispondenza della quattrocentesca torre dell'orologio, si presenta con un arco a tutto sesto intagliato in piperno con stipiti costituti da colonnine a fascio. L'interno si presenta con quattro navate; quella centrale e il transetto hanno una copertura a capriate lignee, mentre quelle delle navate laterali e dell'abside sono a volte costolonate.
Chiostro
L'edificio attiguo alla chiesa , sorto come ospedale, nel corso del tempo ha avuto diverse funzioni. Nel 1546 il Viceré Don Pedro de Toledo fece aggregare all'ospedale un conservatorio che poi divenne monastero, educandato, caserma, istituto scolastico e sede di uffici comunali. Una fontana del '600 cosituisce motivo ornamentale di uno dei due chiostri, costruiti con pilastri in piperno ed archi rinascimentali a tutto sesto.