IL PRESEPE DEI FONDACI, UNA LEZIONE DI STORIA
IL PRESEPE DEI FONDACI, UNA LEZIONE DI STORIA
Chiesa S. Marta, dettaglio del portale
Dal 23/11 e fino al 2 febbraio 2025 è possibile ammirare il Presepe dei Fondaci a cura dell’Associazione Presepistica Napoletana. Il presepe è allestito nella Chiesa di S. Marta che si trova nel punto di confluenza tra l'antico decumano inferiore e via S. Sebastiano, di fronte al campanile di S. Chiara.
La chiesa venne fondata nel XV secolo su commissione di Margherita di Durazzo che la dedicò a S. Marta, simbolo della vita attiva e legata ai luoghi natii della regina.
Della primitiva costruzione risale l’antico portale in marmo ad arco ribassato, ed alcune tracce delle monofore gotiche sul prospetto laterale che si sviluppa lungo via Benedetto Croce. Incendiata nel corso della rivolta di Masaniello (1647), la chiesa subì ingenti danni e fu rifatta nel 1650. Altri interventi risalgono al 1715. La chiesa si presenta a navata unica con cappelle laterali ed è caratterizzata da gusto neoclassico frutto di interventi ottocenteschi. Oltre al dipinto dei Vaccaro sull'altare maggiore, degni di nota sono il Calvario , attribuito ad Andrea d'Aste e, nella terza cappella a sinistra, il San Luca (1651, probabilmente di Luca Giordano).
Presepe dei fondaci
Veniamo ora al Presepe dei Fondaci, dedicato a Matilde Serao per i 140 anni della stesura del Ventre di Napoli e a tanti altri personaggi protagonisti della stagione tarda ottocenetesca di Napoli.
Tra questi ricordiamo Vincenzo Migliaro, pittore napoletano che ci ha restituito tante immagini di una Napoli che ora non c’è più a causa delle trasformazioni urbanistiche del cosiddetto Risanamento.
Un altro protagonista è Eduardo Scarfoglio che assieme alla moglie Matilede Serao fondò il Mattino di Napoli. Dalla sua rubrica che tenne sul nuovo quotidiano, donna Matilde, così veniva chiamata, ha descritto meglio di chiunque altro i costumi della società napoletana.
Altri protagonisti del Presepe dei Fondaci sono Giuseppe Fiorelli, Ferdinando Russo, il poeta cantante Mario Costa, Salvatore di Giacomo di cui ricorrono i 90 anni dalla scomparsa.
Alcuni protagonisti della storia di Napoli raffigurati nel presepe
Il Presepe dei Fondaci vuole raccontare un momento storico in particolare, per celebrare la memoria di come era Napoli prima dell’epidemia di colera del 1884, prima di quel Risanamento che ne avrebbe cambiato fisionomia lasciando una profonda cicatrice nella città.
I quartieri rappresentati sono quelli di Pendino, Mercato e del Porto con tantissimi dettagli come la rappresentazione della fontana, oggi scomparsa, che era in via Mezzocannone.
Se si guardano le espressioni dei personaggi rappresentati sembra quasi di sentirne le voci, se si osservano i vicoli sembra quasi di sentirne, se si osserva attentamente, il Presepe dei fondaci è vivo. E’ vivo perché a questo serve la memoria, a non dimenticare.