TEATRO BRACCO
TEATRO BRACCO
Teatro Bracco
Il teatro Bracco di Napoli, non si distingue per le sue caratteristiche architettoniche, ma per la programmazione del suo cartellone artistico che si rifà alla tradizione del teatro napoletano e per la la sua collocazione all’interno del quartiere di Montesanto nei pressi del mercato della Pignasecca, in via Tarsia con una vista suggestiva sulla Certosa di San Martino e Castel Sant’Elmo.
Il Teatro Bracco inaugura nel 1962, da allora, calcarono quel palcoscenico attori di grande fama ed esordienti, come del resto era già accaduto quando anni prima – negli anni Trenta – quella stessa struttura era chiamata “Sala Tarsia” e vi venivano rappresentate le opere di Di Giacomo, di Bovio e di Scarpetta.
Inoltre, quel teatro sorgeva in un luogo “storico” di Napoli: quelli che una volta erano i giardini del settecentesco Palazzo dei Principi Spinelli di Tarsia e che, col tempo, furono trasformati, prima in un mercato all’aperto e, poi, in una famosa sala per le esposizioni.
Il palazzo fu eretto, su commissione di Ferdinando Vincenzo Spinelli: la costruzione prevedeva il rifacimento di un precedente fabbricato e il progetto fu affidato a uno dei più noti architetti napoletani del Settecento, Domenico Antonio Vaccaro.
Una descrizione del 1798 racconta dei grandi loggiati e persino di una magnifica biblioteca che Spinelli aveva aperto al pubblico. Una specie di riedizione dei giardini pensili di Babilonia questo palazzo, fatto a terrazze digradanti, con statue in marmo delle quattro stagioni, le volte dipinte in oro e le volte affrescate. Quando gli Spinelli di Tarsia si estinsero, nel 1840 fu progettato un grande mercato. Il progetto fallì, perché i venditori non si vollero trasferire in questo nuovo spazio, che invece ospitò le Manifatture del Regno in mostra e infine la sala cinematografica e teatrale intestata a Roberto Bracco, oggi attiva e fresca di restauro.
Roberto Bracco, è stato un grande drammaturgo napoletano e intellettuale antifascista. Si avvicinò al teatro grazie alla sua attività di giornalista, in particolare grazie alla collaborazione con Matilde Serao ed Edoardo Scarfoglio, prima per il Corriere di Napoli e poi per il Mattino. Sottoscrisse il Manifesto degli Intellettuali antifascisti redatto da Benedetto Croce e pubblicato nel 1925. Fu autore molto apprezzato anche all’estero e fu più volte candidato per il Premio Nobel per la Letteratura.
Il Teatro è da 25 anni sotto la direzione artistica di Caterina De Santis che per questa stagione 2023-2024 con lo slogan “Scommetti che ti faccio ridere?” propone formule di abbonamento agevolate: “«Siamo un teatro popolare, accessibile a tutti, la risata è la cosa più democratica che c’è, tutti ne devono poter beneficiare.”
Si tratta di tutte commedie che potranno essere viste in esclusiva al Bracco, uniche date sulla piazza di Napoli.
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