TEATRO DIANA
TEATRO DIANA
Teatro Diana
Il teatro Diana, inaugurato il 16 marzo 1933, è l’unica sala italiana gestita ininterrottamente dalla stessa famiglia, passando dai fondatori De Gaudio ai discendenti Mirra.
Il teatro si trova in via Luca Giordano nel quartiere Vomero sull'omonima collina.
Questa è immortalata in tanti dipinti della città e si distingue per i tanti palazzi stile liberty. Qui si possono ammirare inoltre la Villa Floridiana, la Certosa di San Martino e il Castel Sant'Elmo.
Oltre alle diverse linee funicolari, ci sono diversi percorsi pedonali storici che connettono la collina col centro, come la Pedamentina e il Petraio, che regalano a chi li percorre scorci mozzafiato sulla città.
È sul Vomero, a pochi passi dal Diana, che aveva la prima sede la "Lombardo Film", quella che poi sarebbe diventata la Titanus.
Tanti sono gli avvenimenti di cui il teatro è stato testimone nella sua lunga vita.
Fu qui, per esempio, che fu presentata per la prima volta nel 1951 la celebre “Malafemmina” di Totò. Qui ci fu la proiezione nel 1933 per la prima volta a Napoli, di un cartone animato: “Il Re Nettuno” di Walt Disney.
Molte sono le vicende, inoltre, che al Diana hanno cambiato la storia dello spettacolo italiano. Ad esempio la separazione definitiva nel 1944 dei fratelli Eduardo e Peppino De Filippo. Fu mentre recitava “Chi è cchiuù felice ‘e me” che Luca seppe della morte del padre Eduardo. Marcello Mastroianni nel 1996, ad un mese dalla morte, concluse su questo palco la sua splendida carriera interpretando per l’ultima volta “Le ultime lune”. E nel 1997 Dario Fo portò lo spettacolo che aveva diretto, “Il diavolo con le zinne”, subito dopo aver ricevuto il Nobel per la letteratura.
La sala fu costruita su progetto dell’architetto Leto. All’ing. Angelo Vota venne affidata la direzione dei lavori, a Ciro D’Alessio la costruzione del palcoscenico e allo scultore Renzo Moscatelli le decorazioni.
I lavori che seguirono dopo il crollo del tetto del 1945 e quelli fatti soprattutto dopo l'incendio del 1973, trasformarono il teatro con un impianto dalle forme più semplici.
Il teatro si è sempre caratterizzato per una programmazione molto ampia e variegata: dalla rivista alla prosa, dal cinema alla musica, oltre ad essere location per presentazione di libri.
Impossibile citare i tanti protagonisti della scena culturale italiana che qui si sono esibiti in più di 90 anni di attività. Solo per citarne alcuni si ricordano: Totò, Macario, Renato Rascel, Nino Taranto, Isa Danieli, Raffaele Viviani, Vittorio Gassman, Giorgio Albertazzi, Alighiero Noschese, Giorgio Gaber, Mariangela Melato, Claudia Cardinale, Nino Manfredi, Marcello Mastroianni. Alessandro Preziosi, Stefano Accorsi, Pierfrancesco Favino, Paola Cortellesi, Luca Zingaretti, Vincenzo Salemme, Beppe Barra.
Dal 1933 al 1960 è stato sede, assieme ad altri teatri cittadini, delle Audizioni di Piedigrotta durante le quali le Case Editrici musicali presentavano la nuova produzione. Qui hanno debuttato canzoni divenute poi celebri: “Munastero ‘e Santa Chiara”, “Scapricciatiello”, “’A Luciana”, “Accarezzame”, “Simme e napule paisà”, “Come pioveva”.
Una storia, quella del Diana, che ha attraversato buona parte del ‘900 e con slancio si è protesa oltre il 2000. Una storia che, preservata anche grazie alla continuità familiare, è raccontata da foto, locandine e documenti conservati nel prezioso ”Archivio storico del Teatro Diana” .