J.W. GOETHE, VEDI NAPOLI E POI MUORI
J.W. GOETHE, VEDI NAPOLI E POI MUORI
Goethe, ritratto da J. K Stieler
J.W. Goethe ( Francoforte sul Meno, 28 agosto 1749 – Weimar, 22 marzo 1832) è uno dei personaggi di spicco della cultura europea. Autore prolifico e dalla cultura enciclopedica, si interessò tra l’altro di pittura, filosofia, scienza e arte. Come scrittore e drammaturgo, della sua vasta produzione si ricordano: I dolori del giovane Werther, il Faust e le Affinità elettive. Le sue opere spaziano dai romanzi alle opere teatrali, dai poemi ai saggi. Goethe è stato uno dei più famosi intellettuali ad aver intrapreso il Grand Tour: il viaggio intrapreso attraverso l’Europa alla scoperta di città e luoghi ricchi di storia e mito. Una delle mete di questo viaggio era l’Italia. Un viaggio di formazione volto ad arricchire le proprie conoscenze, una vera esperienza formativa di vita.
Da questa esperienza prenderà vita il famosissimo Viaggio in Italia. Il 3 settembre del 1786 parte per il suo lungo viaggio dove in Italia farà tappa tra le varie località a Trento, Verona, Venezia, Bologna, Roma. Il il 22 febbraio del 1787 parte per Napoli in compagnia di Tischben, pittore tedesco e suo amico prendendo alloggio in una locanda nei pressi del Castel Nuovo. Oggi c’è una targa all’interno della Galleria Umberto che ricorda il soggiorno dell’illustre ospite in città. Degli oltre due mesi di permanenza a Napoli, all’epoca capitale del Regno sotto la corona Borbonica, Goethe loda la sua natura, il paesaggio, la sua arte: “...oggi mi sono dato alla pazza gioia, dedicando tutto il mio tempo a queste incomparabili bellezze… La spiaggia, il golfo, le insenature del mare, il Vesuvio, la città, i sobborghi, i castelli, le ville!… Ho capito perfettamente tutti quelli che perdono la testa per questa città…”. Quanto alla posizione della città e alle sue singolari bellezze tanto descritte e decantate, non ho parole da aggiungere. Vedi Napoli e poi muori! dicono qui”.