MATILDE SERAO, UNA VITA PER LA SCRITTURA
MATILDE SERAO, UNA VITA PER LA SCRITTURA
Matilde Serao di Trisha Palma, vicoletto Donnaregina. Napoli
Difficile etichettare con una sola parola Matilde Serao. Imprenditrice, intellettuale, giornalista, scrittrice, non rendono l'idea di questa straordinaria personalità. Matilde Serao nacque a Patrasso, in Grecia, il 14 marzo del 1856. Si trasferì nella provincia di Caserta nel 1860 e poi a Napoli nel 1861. Trascorse un'infanzia felice e spensierata. Da bambina era allergica alle regole, potremmo definirla ribelle, basti pensare che non aveva nessuna intenzione di imparare a leggere e scrivere. Dal momento in cui prenderà la penna, però, non la lascerà più. Morì, infatti, alla sua scrivania mentre era intenta a scrivere, quando un malore la colse all'improvviso. Dopo il diploma vinse il concorso come ausiliare ai Telegrafi di Stato. Questa esperienza fu di ispirazione per Telegrafi dello Stato dove si raccontano le vicende sentimentali e professionali di un gruppo di telegrafiste. Nel 1882 lasciò Napoli trasferendosi a Roma dove lavorò alla redazione di Capitan Fracassa. E' qui che conobbe Eduardo Scarfoglio. I due si sposarono nel 1885 ed ebbero 4 figli. Durante il suo periodo romano pubblica diversi romanzi tra cui Il ventre di Napoli. Gli anni trascorsi a Roma furono felici. Con Scarfoglio, infatti, fu anche un sodalizio professionale dando vita al Corriere di Roma. Importante fu l'incontro con il banchiere Matteo Schilizzi che propose alla coppia di collaborare al suo giornale, il Corriere del Mattino. Da questo incontro professionale prenderà vita il Corriere di Napoli nel 1888. Il 16 marzo 1892 è una data fondamentale: Matilde Serao ed Eduardo Scarfoglio fonderanno Il Mattino. Serao ebbe intuizioni incredibilmente moderne per il suo tempo, con abbonamenti e rubriche che le permisero di avere un rapporto diretto coi suoi lettori. Una sua famosa rubrica era Api, Mosconi e Vespe dove raccontava la società napoletana del suo tempo.
La vita della coppia fu travagliata e segnata dai continui litigi e tradimenti di Scarfoglio. Punto di rottura fu la sua relazione con una cantante di teatro, Gabrielle Bessard dalla quale nacque anche una figlia. Al rifiuto di Eduardo di lasciare la moglie, l'attrice si sparò sull'uscio di casa Scarfoglio. Matilde Serao prese la bambina con sè, chiamandola Paolina crescendola come fosse sua figlia. Serao lasciò Il Mattino agli inizi del '900 e fondò un altro giornale, Il Giorno, con a suo fianco il giornalista Giuseppe Natale che sposò dopo la morte di Scarfoglio del 1917. Nel 1926 fu candidata come Premio Nobel, ma la candidatura fu fermata da Mussolini per le sue posizioni antifasciste. Donna Matilde, morì il 25 luglio del 1927. Ci lascia un'eredità culturale enorme e una produzione di novelle e romanzi che abbracciano diversi generi. Oltre ai titoli già citati, si ricordano solo a titolo esemplificativo: Mors Tua, un romanzo che denuncia le conseguenze della guerra; Addio, Amore!, una storia d'amore e disperazione; La mano tagliata, un avvincente romanzo noir; Sterminator Vesevo, che racconta gli avvenimenti seguiti all'eruzione del Vesuvio del 1906.